Iniziamo con il primo video-tg

Ecco, in streaming, il Tg di A3 di stasera

il pane e le Rose

Oggi una delegazione di genitori insieme all'assessore all'istruzione Claudio Piron hanno condotto una conferenza stampa sulla situazione della nostra scuola.
Presto i video e gli articoli sull'evento.


Il nostro cesto di Pane e Rose 

MANDA LA CARTOLINA

Ecco alcune delle cartoline inviate e presentate in conferenza stampa oggi a Palazzo Moroni


... nel desiderio del pane e delle rose

INIZIATIVA N. 1

“SOSTENGO LA SCUOLA A TEMPO PIENO”
QuandoGIOVEDI’ 30 GIUGNO, ritrovo alle ore 18.00 (davanti alla Scuola Arcobaleno)
LuoghiScuola Arcobaleno (Via SS Fabiano e Sebastiano); Scuola Valeri (Via Monte Santo, 24), Scuola Randi (Via Piave, 23), Scuola Lambruschini (Via Montà 58).
ModalitàCi si ritrova davanti alla scuola Arcobaleno e si affigge, sul muro della scuola, lo striscione preparato ad hoc “IO SOSTENGO IL TEMPO PIENO”. Tutti i genitori presenti aiuteranno simbolicamente a sostenere striscione e i muri della scuola!
Tutti insieme ci si trasferirà, con mezzi propri a piacere (bicicletta, moto, auto…..skate) in sequenza presso le altre scuole dove si ripeterà la stessa “scenetta”. La scaletta di orari attesi e trasferimenti è la seguente:
ore 18.00             ARCOBALENO
ore 18.30             VALERI
ore 19.00             RANDI
ore 19.30             LAMBRUSCHINI
I partecipanti dell’Arcobaleno potranno indossare le magliette preparate a suo tempo e i partecipanti delle altre scuole magliette con lo slogan “SONO CON L’ARCOBALENO PER IL TEMPO PIENO” .
L’iniziativa avrà un seguito a sorpresa sabato 2 giugno alle ore 11.00 in Piazza delle Erbe!!

APPELLO A TUTTI: aiutateci a trovare chi può venire a sostenere le scuole! GRAZIE


INIZIATIVA N. 2

AD ALTA VOCE PER IL TEMPO PIENO  “Soffia un vento nuovo….il MAESTR….ALE’ ”

QuandoSABATO 2 LUGLIO ,  ore 18.00- 19.30  e ore 21.30- 23.00
Luoghi: Piazzetta Garzeria (davanti PAM), esterno Palazzo Moroni
ModalitàIn entrambe le fasce orarie lettori (genitori, genitori-scrittori cid:image001.gif@01CC3628.5C0EB040, bambini e ex alunni) si avvicenderanno in letture “AD ALTA VOCE per il tempo pieno” sia in lingua italiana che straniera (libri per bambini, classici per ragazzi).
I partecipanti dovranno portare una seggiolina pieghevole tipo campeggio per mettersi comodi ad ….ASCOLTARE!


APPELLO: Stiamo cercando altri lettori……chi fosse disponibile per qualsiasi fascia oraria contatti i rappresentanti di classe! GRAZIE  

PANE E ROSE ARCOBALENO...ovvero il "già fatto"ed il "da farsi" tutti insieme, in città!


Cari genitori,
il lavoro fatto fin qui per la nostra scuola Arcobaleno è stato moltissimo, di grande qualità e visibilità. Su questa scia desideriamo continuare…ed unirci alle altre scuole cittadine, per continuare a “sognare con tenacia” e a chiedere “il pane ma anche le rose”!!!!!

Per questo motivo ecco qui un sintetico promemoria
di ciò che abbiamo fatto insieme e degli eventi accaduti
nell’ultimo periodo, che tanto scalpore stanno provocando a livello cittadino, regionale e non solo……!!!

IL "GIA'FATTO"
· All’inizio di Giugno ci sono stati diversi articoli sui giornali che hanno portato all’attenzione pubblica la situazione di riduzione del personale (docente e non) nell’Istituto e nella Scuola Arcobaleno.
· E’ stato creato, dai genitori, il blog .
· Raccolte le firme di 275 lettere in cui i genitori chiedevano un incremento dell’organico, consegnate poi all’Ufficio Scolastico Provinciale (Dr.ssa Bigardi)
· 20 giugno: la consigliera Comunale Marina Mancin di SEL ha presentato unInterrogazione al Consiglio Comunale.
· 21 giugno: in occasione della consegna delle pagelle, è stata organizzata dai genitori l’iniziativa “Io sostengo il tempo pieno” di cui la stampa e la televisione hanno riportato
· 24 giugno: il Consigliere Piero Ruzzante ha presentato un’ Interrogazione al Consiglio Regionale.
· 25 giugno: è stata consegnata alla Dirigente Dr.ssa Filippa Renna dai rappresentanti del Consiglio d’Istituto e dai rappresentanti dei Genitori una lettera in cui si richiede un incontro con la Dr.ssa Beltrame dell’Ufficio Scolastico Regionale. La Dirigente invierà questa richiesta seguendo la convenzionale via gerarchica.
· Nell’ultima settimana alcuni dei nostri genitori hanno contattato l’Assessore Piron e sono venuti a conoscenza dell’intenzione di indire una conferenza stampa (verosimilmente mercoledì 29 giugno) per denunciare la riduzione, a livello provinciale, di organico assegnato in base ai 3 modelli di scuola primaria (27, 30 e 40 ore), decurtazione che impoverisce il livello qualitativo dell’offerta formativa delle scuole del territorio
· Nel frattempo, insegnanti e genitori di altre scuole della città, sia a tempo pieno che normale, ci hanno contattati con l’intenzione di unirsi alle iniziative da noi proposte…a questo punto si sta profilando la possibilità di un vero e proprio “movimento cittadino” trasversale e al di sopra di qualsiasi sigla politica a sostegno della scuola.

A partire da ciò che è avvenuto
e per per continuare a “sognare con tenacia” ma anche concretamente, è stato organizzato, da noi genitori dell’Arcobaleno, un incontro martedì 28 giugno alle ore 21 presso il patronato in via Decorati al Valor Civile (accanto alla scuola Prati),esteso a tutti i genitori di qualsiasi Scuola Primaria di Padova che volessero unirsi in questa causa per progettare, organizzare e partecipare alle iniziative future, alcune delle quali vi accenniamo qui di seguito:
IL "DA FARSI"
1. Giovedì 30 giugno ore 18.00: proponiamo un’azione cittadina "sostengo la scuola": tutti i genitori disponibili di ogni scuola si danno appuntamento all'arcobaleno, “sostengono” la scuola e poi a staffetta, con un effetto domino, vanno a sostenere le altre scuole tutti insieme). Questa iniziativa è da pubblicizzare!
2. 2 luglio: in occasione della Notte Bianca, adulti (scrittori per l’infanzia e/o genitori) ed ex-alunni leggeranno A VOCE ALTA libri o parti di essi lungo il Liston o altro luogo del centro cittadino. In concomitanza, verranno distribuite delle frasi tratte dai libri, alcuni ex-alunni verranno coinvolti (tra questi si è chiesto ad uno dei fratelli Bergamasco che ha frequentato l’Arcobaleno, di inscenare un “placcaggio d’effetto” con slogan adatto, da riprendere e pubblicare su you-tube), alcuni ragazzi faranno una esibizione con lo skate etc. Il tutto sarà adeguatamente pubblicizzato a mezzo stampa e televisione!
3. Per tutta l’estate: iniziativa cartoline SPEDIRE UNA CARTOLINA E' RITORNATO DI MODA! http://tempodiarcobaleno.blogspot.com/2011/06/indirizzi-cui-spedire-la-cartolina.html
4. Per tutta l’estate: striscioni con slogan diversi verranno affissi in punti diversi della città.

LA SCUOLA HA BISOGNO DI TUTTE LE NOSTRE FORZE.
I NOSTRI BAMBINI HANNO DIRITTO AD UNA QUALITA’ CHE SOSTENGA LA PROFESSIONALITA’ DELLE INSEGNANTI,
IN CUI SIA POSSIBILE ANCORA SPERIMENTARE DIVERSE MODALITA’ DI APPRENDIMENTO A PICCOLI GRUPPI,
IN CUI SIA DATA L’OPPORTUNITA’ AI BAMBINI IN DIFFICOLTA’,
AI BAMBINI DI LINGUA STRANIERA
ED A TUTTI I COMPONENTI DEI GRUPPI CLASSE
DI ESSERE ACCOLTI E SEGUITI IN MODO “SPECIALE”…
PERCHE’ TUTTI SIAMO “SPECIALI”.

Per queste motivazioni vi chiediamo di esserci martedì per continuare a chiedere….
“il pane e le rose”!!!!

Io sostengo la scuola a tempo pieno

Il servizio sulla nostra iniziativa portata avanti nel giorno della consegna delle schede e trasmesso da Antenna 3 (a 8.15 minuti il servizio dalla nostra scuola)


... da una scuola a tempo pieno

25 giugno 2011: Genitori ed Insegnanti della Scuola a Tempo Pieno “P. Camerini”  (Istituto Comprensivo Luca Belludi) di Piazzola sul Brenta – Padova

La lettera è stata pubblicata oggi dal quotidiano “Il Mattino” di Padova

Egregio Direttore,

abbiamo letto con interesse e con molta partecipazione l’intervento (…) della scuola storica a tempo pieno “Arcobaleno” della città di Padova, apparso sulle pagine del vostro quotidiano e, come scuola storica (insegnanti e genitori) a tempo pieno dell’Alta Padovana, “Paolo Camerini” (Ist. Comp. Belludi di Piazzola sul Brenta), desideriamo esprimere la nostra solidarietà e portare a conoscenza dei lettori come questa situazione sia tristemente comune e venga subita anche da molte altre scuole.

Vogliamo quindi anche noi dare voce a questo disagio che ci accomuna, auspicando una revisione radicale delle decisioni fin qui prese, affinché siano attente e rispettose di tempi scuola che, per declinarsi appieno, necessitano di forze qualitativamente e quantitativamente adeguate.

Qualche dato per rendere chiara la situazione.

Il numero di docenti assegnati al nostro plesso a tempo pieno (uno dei due istituiti e riconosciuti ufficialmente nel nostro comprensivo), che consta di 10 classi, per il prossimo anno scolastico subirà un decurtamento da 19 unità, consolidate ormai da anni, a 17 unità e mezza, corrispondenti a 17 insegnanti a 24 ore e un insegnante a 12 ore.

Con queste risorse è evidente che risulterà molto difficoltoso, se non impossibile, garantire i livelli attuali dell’offerta formativa.

La strutturazione di un tale orario non soddisferà né una scuola tempo pieno, dove laboratori di plesso e a classi aperte sono elementi fondanti, né anche solo una programmazione disciplinare attenta e rispettosa dei bisogni dei singoli alunni.

A tal proposito si fa presente come oltre ai bambini diversamente abili ufficialmente certificati come tali vi siano nelle singole classi alunni con disturbi dell’apprendimento e di comportamento, che necessitano di interventi individualizzati per il loro proficuo apprendimento e benessere a scuola e di conseguenza per il benessere dell’intera classe.

Già nell’anno scolastico appena concluso, non essendo stato assegnato dal ministero, a seguito del triennio di tagli economici indiscriminati che hanno colpito il settore dell’istruzione, un numero congruo di insegnanti di sostegno, erano proprio gli insegnanti di cui ora si verrà privati a supplire alle situazioni in sofferenza (a scapito di programmazioni individualizzate e potenziamenti). Poiché anche su questo versante non sembrano prospettarsi situazioni idonee, ci chiediamo con preoccupazione come faremo a fronteggiare le necessità che già ben conosciamo.

Con rabbia, inoltre, ci chiediamo come si farà il prossimo anno scolastico a fare bene il lavoro di insegnanti e a soddisfare le esigenze delle famiglie, che da sempre hanno sostenuto e condiviso gli intenti della nostra scuola a tempo pieno ?

Ed è questa la risposta alla domanda crescente di tempo pieno ? Svuotato delle sue specificità e delle sue potenzialità non lo si sta forse riducendo ad un semplice parcheggio a ore ?

Grandi pensieri da una grande donna



(per la serie il pane e le rose)


Caro Assessore Stefano Boeri,
dove ti giri ti giri e la litania è sempre quella: non ci sono soldi. Neanche in Comune. Mancano per il pane, figuriamoci per le “rose” della cultura (anche se quelle rose si mangiano, eccome). Frugo nelle mie tasche, e come Tom Sawyer e Huck Finn ci trovo una fionda, qualche biglia, una rana morta, ma soldi pochi. In casi come questi si tratta di torcere il difetto -anzi il deficit- in opportunità. Se si prova a intendere la cultura come cultura della carenza, allora siamo ricchi.
Quando mancano i soldi in genere scattano altre cose: un senso più forte dello stare insieme per darsi una mano e per valorizzare quel poco che c’è. Una cultura del dono, del gratis e dell’amicizia che riesce a farsi largo quando l’onnipresenza del denaro, misura onnivora, le lascia un po’ di spazio. Dove c’è povertà e sofferenza noi milanesi diamo in genere il nostro meglio: è inutile che ti ricordi il nostro “volontariato”, un brutto nome per una cosa tanto bella.
Ecco, si tratta forse di fare di questa cultura del dono di cui siamo già naturalmente tanto ricchi l’asse portante della nostra politica culturale, in continuità con quella diffusa generosità che abbiamo visto in azione in questi mesi e che ha prodotto il miracolo della svolta civica. Questa è l’occasione che ci viene offerta dal deficit di bilancio.
Assessore, ti ricordi quando a messa il sacrestano passava con il suo saccoccio per l’offertorio? Dare qualche spicciolo funzionava  anche da collante per la comunità parrocchiale. Poter dare, ciascuno per ciò che ha e che può, alla nostra città, ristabilirebbe anche quel senso di comunità che ci è mancato dolorosamente e per troppo tempo, e sarebbe un fatto culturale, anzi Culturale in sé.
Qualcuno offrirà soldi: ci sono cospicui patrimoni privati, siamo sì un po’ più poveri, ma pur sempre al centro del triangolo più abbiente d’Europa. Qualcun altro idee: siamo pieni di creativi. Altri ancora un po’ del loro tempo, della loro buona volontà, delle loro relazioni. Una generale mobilitazione che, come ti dicevo, è già cultura e fa cultura. La cultura della comunità, dell’amicizia, del dono, del gratis: concetto inattuale ma fondamentale, perché la grazia è già abbondanza.
Per scendere a terra con qualche esempio: invitare i nostri stilisti, che tanto hanno avuto dalla nostra città, a restituire “adottando” un pezzetto di città meno fortunato del Quadrilatero per farci qualcosa di bello, visto che con il bello loro hanno una certa dimestichezza; chiedere ai nostri grandi artisti in ogni campo, dal cinema, al teatro, alla musica, alle arti figurative, di fare il loro dono alla città, con una performance “in sottoscrizione”, come si diceva una volta, finalizzata a qualche obiettivo benefico. Penso proprio a una rassegna, per Amore di Milano. Che se lo merita, perché ancora una volta Milano sta facendo qualcosa di politicamente rilevante per il resto del Paese, e qualcosa di buono, pare. Quindi anche grandi artisti “stranieri”: pensa a Toni Servillo, che a Milano si è sempre detto molto legato, o a Paolo Conte, che sta qui nella bella Asti, praticamente in periferia, per non parlare di Adriano, e pensa a tanti scrittori, che qui hanno avuto l’occasione di incontrare la grande editoria, insomma, pensa a chi vuoi tu.
L’Evento culturale sarebbe questo, caro Assessore: la nostra cultura e il nostro meglio che si mettono insieme per fare un regalo a Milano. E poi si dovrebbe dare l’occasione a tanta gente che smania per poter fare qualcosa, per partecipare direttamente e intensamente alla ricostruzione della città -uso parole un po’ drammatiche, ma non così lontane dal vero: si tratta soprattutto di una ricostruzione morale, anzi spirituale- di poter offrire il loro dono, canalizzando tutte queste buone energie, smistando il traffico della generosità
Insomma, Assessore Boeri, come vedi ci si offre, nella penuria, un’occasione straordinaria: quella di fare Milano almeno un po’ a prescindere dai dané. Parole d’ordine: dono, gratis, amicizia, amore, grazia, spirito. Il tutto simboleggiabile in quel bellissimo Mudra dello yoga, quel gesto delle mani rivolte a palmo in su, che simboleggia la richiesta di aiuto ma anche la capacità di accogliere la grazia -e poi ci vorrai dare la soddisfazione di una bella seduta collettiva di yoga ai Giardini pubblici o anche in piazza Affari, simbolica e distensiva?-
Chiudo con una dichiarazione del poeta coreano Lee Chang-dong, che è anche regista (“Poetry”) ed è stato ministro della Cultura del suo paese: “Mi sono battuto per cambiare la percezione che la cultura dovesse dipendere dall’economia“.
Ciò che impedisce davvero la cultura, più che la povertà di mezzi, è la povertà delle relazioni. Tutto ciò che rende difficile incontrarsi. Oggi c’è più cultura nella chiusura di una piazza o di una strada al traffico delle auto, nella possibilità di risentire il rumore dei propri passi mentre si cammina e di scambiare due parole con l’altro, che nell’apertura di un nuovo museo. C’è cultura ogni volta che si intuisce che il senso delle cose non è quello che appare. Che c’è dell’altro. E che nello spazio tra ciò che appare e quello che invece potrebbe essere corre la possibilità di un tratto di vita meno infelice, e di molte belle cose da fare.
Fare cultura oggi è soprattutto provocare il desiderio di qualcosa che non può essere consumato.
Un abbraccio e buon lavoro, a te e anche al sindaco e ai tuoi colleghi di giunta.















SARA' PURE CAMBIATO IL VENTO, MA SULLA SCUOLA CONTINUA AD ABBATTERSI IL MAESTRALE


articolo di Flc Cgil Padova

tempo pieno





















SPEDIRE UNA CARTOLINA E' RITORNATO DI
MODA!


per insistere presso gli Uffici competenti ed ottenere un tempo adeguato, scrivi


"una cartolina al giorno"
Spedisci dalle località estive, dalla città, da dove ti trovi .. una cartolina con uno degli slogan che sono stati utilizzati per magliette e striscioni.
...la fantasia non ha limiti per ora.

... sull'onda dell'emozione

Ancora sull'onda delle emozioni suscitate dalla festa di fine anno, le parole di mamma Cristina



Buongiorno a tutti!
Questa mail vuole essere un elogio alla festa di ieri sera; vuole essere anche un ringraziamento per tutti coloro che l'hanno pensata e successivamente sviluppata, e per tutti coloro che ieri sera hanno contribuito a farci vivere un momento molto speciale. Questa è una scuola veramente "speciale", d'altronde nasce come tale, dove un  bambino si sente davvero un bambino e non un numero, dove le maestre sono veramente maestre (a parte qualche eccezione), dove i genitori si sentono partecipi del percorso didattico e sociale dei propri figli.  Credetemi non voglio fare della retorica, ma sento l'essenza di questa scuola ogni giorno quando accompagno il mio bambino alla mattina e quando lo vengo a riprendere al pomeriggio, quando guardo le maestre negli occhi, quando guardo gli operatori s.s. e scolastici che si adoperano con tutto il cuore per i nostri figli, quando oggi alle 12.15 al suono dell'ultima campanella di questo anno scolastico, ho visto i bambini di quinta piangere a dirotto perché oggi per loro era l'ultimo giorno all'Arcobaleno! E' facile riempirsi gli occhi di facili lacrime, ma oggi era il loro cuore che piangeva e questo spiega molte cose. 
Mi dispiace per chi forse non mi capirà, o forse penserà: che esagerata!, ma a me dispiace per chi si perde l'opportunità di provare e di poter dire con tutto il cuore: mio figlio ha frequentato la scuola ARCOBALENO.


Indirizzi a cui spedire la cartolina


ALLA DIRIGENTE DEL
XIII^ IST.COMPRENSIVO "TARTINI"
Via Giuseppe Vicentini, 21
35136 Padova




Al dirigente 
Ufficio Scolastico Provinciale
di Padova
via Sanmicheli, 2/a - Padova

Genitori e bambini per l'Arcobaleno


Una lotta per l'Arcobaleno. I genitori per la qualità della scuola



Hanno protestato sotto il provveditorato, inviato 300 lettere, srotolato striscioni e fatto festa, inondato il web e tampinato organi di stampa. E ancora non si danno per vinti. I genitori della scuola elementare padovana Arcobaleno non ci vogliono credere che i tagli potranno mettere in ginocchio una delle esperienze scolastiche più vitali in circolazione.
Nata per accogliere bambini con gravi disabilità la scuola Arcobaleno è cambiata negli anni custodendo nell'attenzione alle diversità di ciascuno la cifra della sua vitalità. Non ci sono libri di testo, ma una biblioteca ricca di 5mila volumi dove i bambini percorrono sentieri di ricerca, più che binari prestabiliti, accompagnati da maestre motivate da un insegnamento fondato sulla relazione più che sui programmi, sull'incontro e la scoperta più che sulle formule didattiche.
Maestre persuase del loro lavoro e che per questo hanno coinvolto e appassionato generazioni di bambini e di genitori.
Genitori che partecipano concretamente alla vita della scuola – riordinando e custodendo, ad esempio, la bella e grande biblioteca, vero cuore pulsante di questo progetto educativo – e che ora difendono con le unghie e con i denti. «Vorremmo sensibilizzare l'opinione pubblica cosa significa per la società tutta perdere un patrimonio di esperienze e conoscenze di inestimabile valore – spiega Katiuska Cemin -, che andrebbe esportato e non ucciso, come stanno facendo con la scure dei tagli».
I tagli previsti annullerebbero le ore di compresenza [la presenza di più di un insegnante contemporaneamente per classe durante l’ orario scolastico] rendendoimpossibili laboratori e visite didattiche. Un film già visto in tutta la penisola, ma che qui all'Arcobaleno assume connotati più grevi proprio per il patrimonio di esperienza che verrebbe irreversibilmente cancellato.
L'esperienza dell'Arcobaleno dimostra, ogni mattina, come nell'alveo della scuola statale, possano sprigionarsi energie e progetti singolari, e che, pur tra registri e programmi ministeriali, è possibile assaporare il senso dell'incontro educativo. Da qui la lotta dei genitori che è incentrata sulla difesa della qualità della scuola: il tempo pieno, inteso come numero di ore, non è a rischio. Non è per il numero di ore che i genitori tenacemente si battono, ma per la qualità del tempo che i loro bimbi trascorrono a scuola.
«I nostri bambini grazie alla compresenza escono, conoscono la propria città, partecipano alle iniziative culturali, sanno muoversi tra libri diversi per ricercare le informazioni, sanno usare i mezzi pubblici, imparano cosa vuol dire rispettare le persone, l’ambiente, ecc. - raccontano i genitori -, questo non può avvenire soltanto aprendo un libro, seduti per ore sui banchi e ascoltando un unico insegnante che porta avanti la lezione».
Per questo dietro le proteste dei genitori si legge uno sbalordimento, un senso di meraviglia per quello che minaccia di accadere: «perché un genitore si deve 'battere' per difendere una scuola pubblica? - si chiede Massimiliano Botti in una lettera inviata ai giornali -, perché i suoi avversari sono parte di un'istituzione che dovrebbe difendere,accudire, esaltare una scuola [non solo l'Arcobaleno] pubblica e aperta al futuro?»
Una meraviglia da tenere desta, per non assuefarsi al peggio.


La poesia inviata dai bambini dell'Arcobaleno alla dirigente dell'ufficio scolastico provinciale

Gentile signora dottoressa
Dobbiamo farle una premessa:
Alla scuola Arcobaleno
Noi facciamo il tempo pieno.

Pieno dite?
E che vuol dire?
Cinque giorni di otto ore?

No, carissima signora,
Lei non ha capito, allora…
Pieno non vuol dire tanto,
Ma vuol dire starsi accanto.

Starsi accanto?
Ma in che senso?
Non so più che cosa penso!

Non si deve preoccupare,
Questa scuola è assai speciale!
Qui impariamo a rispettare,
Oltre al senso di studiare.

Matematica e italiano
Storia, scienze e geografia,
Poi l’inglese piano piano,
Li studiamo in allegria.

Non mi sembra poi speciale,
questa scuola è assai normale!

No signora, c’è un errore!
Stia più attenta per favore!
Un Arcobaleno ha tanti colori
E noi viviamo di laboratori.

Non soltanto lezioni frontali
Ma uscite, incontri e momenti corali,
Ci aiutano a crescere, in confidenza,
Senza dar peso alla differenza!

Ora tutto potrebbe cambiare
Solo perché voi volete tagliare!
E tutti i bambini dell’Arcobaleno
Non sono disposti a farne a meno!

E allora bambini,
Che cosa volete?
Non fate i giochini,
Chiedete, chiedete!

Noi, signora dottoressa,
Vogliamo solo una promessa:
Ascoltando le nostre parole
Lei si impegni a metterci il cuore.
Noi crediamo in questa scuola
NON LASCIATELA DA SOLA!

(I bambini della scuola Arcobaleno
con l'aiuto di alcuni genitori)